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Sommario

 

IO CONIUGO,

TU CONIUGHI ...

I VERBI ITALIANI

Metodo per lo studio della coniugazione dei verbi a cura di
Laura Berera

 

TELELINEA

 

Tutti i diritti riservati

Toute représentation, traduction, adaptation ou reproduction, même partielle, par tous procédés, en tous pays, faite sans autorisation préalable est illicite et exposerait le contrevenant à des poursuites judiciaires. Réf. Loi du 11 Mars 1957.

 

 

Sommario

PREMESSA
AVANT-PROPOS

DESCRIZIONE DEL VERBO
Composizione del verbo e coniugazioni
  Infiniti particolari
  Le variabili del verbo
      Il modo
      Il tempo
      Il numero
      La persona
   Verbi regolari e irregolari
   Verbi transitivi e intransitivi
      Forme del verbo transitivo
      Forme del verbo intransitivo
   Coniugazione dei verbi riflessivi, reciproci e pronominali
   Verbi impersonali
   Verbi servili
   I tempi composti: formazione e scelta degli ausiliari
      Ausiliare del verbo essere
      Ausiliare del verbo avere
      Ausiliare dei verbi transitivi attivi
      Ausiliare dei verbi passivi
      Ausiliare dei verbi riflessivi, reciproci e pronominali
      Ausiliare dei verbi impersonali
      Ausiliare dei verbi servili
      Ausiliare dei verbi intransitivi attivi
   Quadro riassuntivo di tutti i modi e i tempi

PRESENTAZIONE DEL MANUALE
   Procedimento usato nel manuale
      Quadro con le desinenze delle tre coniugazioni
      Coniugazione di un verbo come modello per l'accento
      Coniugazione degli ausiliari
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari
   Suggerimenti pratici per lo studio delle coniugazioni
      Primo caso: lo studente è con un professore
      Secondo caso: lo studente studia da solo
      Suggerimenti per il ripasso dei tempi
   Uso del computer

L'INDICATIVO
   Il Presente
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari
   Il Futuro
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari
   L'Imperfetto
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari
   Passato Remoto
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari
IL CONGIUNTIVO
   Il Presente
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari
   L'Imperfetto
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari

IL CONDIZIONALE
   Il presente
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari

L'IMPERATIVO
   Il Presente
      Quadro introduttivo
      Osservazioni generali
      Verbi irregolari
   Forma negativa
   Posizione dei pronomi personali

MODI INDEFINITI
  L'infinito
   Il participio
   Il gerundio
   Gli ausiliari
   Posizione dei pronomi personali
   Verbi irregolari del participio presente e del gerundio
   Accordo del participio passato
   Verbi irregolari del participio passato
   Verbi regolari al passato remoto e irregolari al participio passato
   Verbi irregolari al passato remoto e regolari al participio passato

Appendice A: SCHEMA DEI TEMPI COMPOSTI
Appendice B Lista alfabetica dei verbi irregolari trattati nel testo
Appendice C Lista dei principali verbi irregolari la cui coniugazione segue il modello di un verbo irregolare presentato nel testo


PREMESSA

Il verbo costituisce la parte più importante del discorso in quanto su di esso appoggia il significato dell'intera frase: esso indica un'azione o uno stato in riferimento a un soggetto ed è la sola parte del discorso che può, da sola, costituire una frase compiuta. Quando si dice, per esempio, "partiamo" non occorre nessun altro elemento grammaticale per dare un senso a quello che si vuole dire.

Se, nello studio di una lingua l'apprendimento delle voci verbali rappresenta sempre una notevole difficoltà, questo è ancor più vero per l'italiano dove il verbo ha una propria voce per ciascuna persona e il soggetto è spesso sottinteso: nella frase "quando ascolto la musica, non dovresti parlare", non compare alcun soggetto, sono i verbi stessi che lo indicano.

Questo manuale intende fornire una visione globale del sistema verbale della lingua italiana e proporre un metodo per studiare i verbi in tutti i loro modi e tempi. Si insiste soprattutto su una partecipazione più attiva dello studente rispetto ad un apprendimento puramente mnemonico.

Il metodo è basato sull'applicazione congiunta dei seguenti elementi:

1 -

memoria visiva e analitica (presentazione di uno schema iniziale e confronto fra le desinenze delle tre coniugazioni)

2 -

sforzo personale nella costruzione delle coniugazioni (basandosi sullo schema iniziale, lo studente è in grado di formare lui stesso le coniugazioni

3 -

attenzione particolare alla posizione dell'accento tonico (la cadenza ritmica può talvolta costituire un prezioso aiuto per la memoria).

 

Il testo, scritto in italiano, si rivolge soprattutto agli studenti che hanno già una conoscenza di base dell'italiano, ma che desiderano avere più scioltezza nell'esprimersi.


AVANT-PROPOS

Le verbe constitue l'élément le plus important d'une phrase puisque il détermine le sens de la phrase entière: il indique une action ou un état en référence à un sujet et il est la seule partie du discours qui peut constituer une phrase complète.

Quand nous disons "partons",   nous avons exprimé une phrase compléte sans besoin d'autres éléments complémentaires.

Dans l'étude d'une langue, l'apprentissage des conjugaisons représente toujours une difficulté importante, et cela est encore plus vrai pour l'italien où la terminaison du verbe change pour chaque personne de la conjugaison et, par conséquent, le sujet est souvent omi : dans la phrase "quando ascolto la musica, non dovresti parlare", aucun sujet n'est exprimé,  les terminaisons des verbes  indiquent les sujets (io ascolto - tu non dovresti).

Ce manuel se veut de fournir une vision globale du système verbal de la langue italienne et proposer aux étudiants une nouvelle méthode pour apprendre à conjuguer les verbes dans tous leurs modes et temps. La nouveauté consiste surtout dans une participation plus active de l'étudiant dans la formation des conjugaisons par rapport à un apprentissage purement mnémonique.

Cette méthode est basée sur l'application conjointe des éléments suivants:

1 -

mémoire visuelle et analytique (présentation d'un schéma initial  et comparaison entre les terminaisons des trois conjugaisons)

2 -

effort personnel dans la construction des conjugaisons (sur la base du schéma initial, la conjugaison est formée par l'étudiant même)

3 -

attention particulière à la position des accents (la cadence rythmique peut quelquefois constituer une aide précieuse pour la mémoire).

 

Le texte, écrit en italien, s'adresse surtout aux étudiants qui ont déjà des bases d'italien, mais qui souhaitent s'exprimer avec plus de facilité.


DESCRIZIONE DEL VERBO

Composizione del verbo e coniugazioni

Il verbo si compone di una parte invariabile chiamata radice (o tema) e una parte variabile chiamata desinenza. Coniugare un verbo significa unire alla radice del verbo la desinenza propria del modo, del tempo e della persona voluti.

Per ottenere la radice di un verbo:

si parte dal verbo al modo infinito

amare

leggere

finire

si toglie la desinenza che caratterizza l'infinito

-are

-ere

-ire

si ottiene così la radice

am-

legg-

fin-

Le tre desinenze dell'infinito servono a distinguere le tre principali coniugazioni del verbo :

prima coniugazione

verbi in -are

seconda coniugazione

verbi in -ere

terza coniugazione

verbi in -ire

Infiniti particolari

Alcuni verbi all'infinito terminano per -arre, -orre, -urre : si tratta di contrazioni dall'antica forma latina. Per ottenere la radice di questi verbi bisogna risalire alla forma originaria:

Ecco alcuni esempi :

Infinito attuale Infinito antico Radice
condurre conduc-ere conduc-
comporre compon-ere compon-
ritrarre ritra(h)-ere ritra-

Altri tre verbi (e i loro derivati) si coniugano a partire da una forma antica, essi sono:

Infinito attuale Infinito antico Radice
fare fac-ere fac-
dire dic-ere dic-
bere bev-ere bev-

Le variabili del verbo

Il verbo varia nel

MODO : indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, gerundio, participio

TEMPO : presente, imperfetto, passato, futuro

NUMERO : singolare, plurale

PERSONA : prima, seconda, terza

Il modo

Il modo esprime il punto di vista del soggetto nel presentare ciò che vuole dire: puo' quindi esprimere certezza, stato d'animo, possibilità, comando od altri punti di vista.

I modi del sistema verbale italiano sono sette: quattro sono chiamati finiti in quanto hanno una coniugazione completa (indicativo, congiuntivo, condizionale e imperativo) e tre sono chiamati indefiniti poiché non si coniugano (infinito, participio e gerundio).

Il tempo

Il tempo esprime il momento in cui il fatto o la descrizione avviene e indica in particolare se si tratta di un avvenimento presente, anteriore o posteriore.

I tempi si dividono in tempi semplici e tempi composti.

I tempi semplici sono costituiti da una sola parola (radice + desinenza). I tempi composti sono formati da un ausiliare ("essere" o "avere") + il participio passato del verbo.

Fatta eccezione per l'imperativo presente, ciascun tempo semplice ha il suo corrispondente tempo composto.

Il numero

Il verbo ha una propria voce a seconda che il soggetto sia singolare o plurale.

La persona

Il verbo ha tre persone, ciascuna delle quali puo' essere singolare o plurale.

Prima persona singolare     
Prima persona plurale
io
noi
Seconda persona singolare
Seconda persona plurale
tu
voi
Terza persona singolare
Terza persona plurale
egli, lui, lei, esso, essa, Piero, la casa, il gatto....
loro, essi, esse, gli amici, le case, i gatti ...

Verbi regolari e irregolari

I verbi possono essere regolari o irregolari

I verbi regolari sono i verbi la cui radice rimane invariabile in tutti i tempi e le persone. I verbi irregolari sono i verbi la cui radice subisce delle variazioni in alcuni tempi o persone.

Per esempio si noti la differenza di comportamento della radice del verbo "vedere" (regolare), e del verbo"tenere" (irregolare) coniugati al presente indicativo:

io ved-o io teng-o
tu ved-i tu tien-i
lui ved-e lui tien-e
noi ved-iamo noi ten-iamo
voi ved-ete voi ten-ete
loro ved-ono loro teng-ono

 

Verbi transitivi e intransitivi

Il verbo, nella sua funzione di collegamento fra il soggetto e il resto della frase, puo' essere transitivo o intransitivo.

Il verbo transitivo indica un'azione che il soggetto compie su un oggetto: ci deve essere sempre l'idea di azione e la possibilità di avere un oggetto (talvolta l'oggetto è sottinteso).

Nella frase "Il bambino mangia la mela", il verbo è transitivo in quanto l'azione del soggetto (il bambino) "passa" ("transeo" in latino significa "passare") sull'oggetto (la mela). Nella frase "Il ragazzo studia", il verbo è ancora transitivo in quanto, anche se l'oggetto non è espresso, posso sempre immaginarlo (la lezione, per esempio).

Il verbo intransitivo indica un'azione che non influisce su nessun oggetto ma implica solamente il soggetto che la compie.

Quando dico "Mario parte per Roma", l'azione riguarda solo il soggetto (Mario) e non può avere un oggetto dopo di sè.

Forme del verbo transitivo

Il verbo transitivo può avere le forme seguenti:

FORMA

ESEMPIO

SPIEGAZIONE GRAMMATICALE

attiva

il nonno ama il nipote

il soggetto compie l'azione

passiva

il nipote è amato dal nonno

l'oggetto, divenuto soggetto, subisce l'azione

riflessiva

Franca si veste bene

il soggetto compie l'azione su se stesso, quindi soggetto e oggetto coincidono

riflessiva apparente

Franca si lava le mani

l'oggetto sono le mani, il soggetto compie un'azione rivolta a se stesso

reciproca

Tutti si abbracciano

i soggetti si scambiano l'azione

 

Forme del verbo intransitivo

Il verbo intransitivo può avere le forme seguenti:

FORMA

ESEMPIO

SPIEGAZIONE GRAMMATICALE

attiva

vado al cinema

il soggetto compie l'azione e nessun oggetto puo' seguire il verbo

pronominale

mi accorgo di essere in ritardo

il verbo è solo apparentemente riflessivo in quanto la particella pronominale "mi" non costituisce un oggetto ma una parte inseparabile del verbo stesso

 

Coniugazione dei verbi riflessivi, reciproci e pronominali

I verbi riflessivi, reciproci e pronominali all'infinito presentano le desinenze seguenti:

prima coniugazione -ARSI (lavarsi)

seconda coniugazione -ERSI (sedersi)

terza coniugazione -IRSI (vestirsi)

Essi si coniugano accompagnati dalle particelle pronominali: mi, ti, si, ci, vi, si, che corrispondono rispettivamente alla I, II, III persona del singolare e del plurale.

Esempio:

io mi lavo tu ti sporchi lui si accorge
noi ci amiamo voi vi annoiate loro si vestono

Verbi impersonali

I verbi impersonali sono verbi che si usano solo alla terza persona singolare e nei modi finiti (accade, occorreva, è sembrato) poichè esprimono un'azione o una condizione che non appartiene a nessun soggetto determinato.

Occorre che tu parta subito

Sono impersonali tutti i verbi che indicano condizioni atmosferiche (piove, nevica, diluvia ecc.)

In primavera piove sempre

Verbi servili

I verbi dovere, potere, volere sono chiamati servili.  Essi  precedono un altro verbo all'infinito completandone il significato con l'idea di obbligo, possibilità, intenzione.

Devo partire subito

Possiamo vederci domani

Franco non voleva studiare

I tempi composti: formazione e scelta degli ausiliari

I tempi composti sono formati da un verbo ausiliare (essere o avere) più il participio passato del verbo stesso. L'ausiliare indica il modo, il tempo, la persona e il numero del verbo, mentre il participio passato, che non si coniuga essendo un modo indefinito, si modifica solo nel genere e nel numero quando è necessario.

Maria ha studiato la lezione

Maria è partita ieri

Mario e Maria erano andati al cinema

Mario ha visto Maria: l'ha incontrata ieri

Come si vedrà nel seguito di questo capitolo, l'ausiliare che entra nella formazione dei tempi composti dei verbi transitivi, pronominali, impersonali e servili è ben definito , per i verbi intransitivi, invece , si è di fronte ad una scelta non sempre evidente.

Vediamo ora di analizzare caso per caso.

Ausiliare del verbo essere

Il verbo ESSERE vuole l'ausiliare essere:

Marco era stato in montagna

Ausiliare del verbo avere

Il verbo AVERE vuole l'ausiliare avere:

Carla ha avuto paura

Ausiliare dei verbi transitivi attivi

I verbi ATTIVI vogliono avere:

Ieri ho visto un bel film

Ausiliare dei verbi passivi

I verbi PASSIVI vogliono essere:

Franca è invitata alla festa dagli amici

Talvolta la forma passiva si forma con l'aiuto dei verbi "venire" o "andare" che assumono per l'occasione il ruolo di ausiliari:

Il bambino viene sgridato

La casa va demolita

L'uso di "venire" mette in evidenza il dinamismo dell'azione.
L'uso di "andare" implica  l'idea di necessità (la casa deve essere demolita).

Ausiliare dei verbi riflessivi, reciproci e pronominali

I verbi RIFLESSIVI, RECIPROCI e PRONOMINALI vogliono essere:

Le ragazze si sono pettinate alla moda

Gli amici si sono scambiati gli auguri

Ci siamo pentiti della cattiva azione

Ausiliare dei verbi impersonali

I verbi IMPERSONALI vogliono essere:

È bastato poco per convincerlo

È piovuto tutto il giorno

I verbi che indicano una situazione atmosferica possono avere anche l'ausiliare avere:

Ha piovuto tutto il giorno

Ausiliare dei verbi servili

I verbi SERVILI prendono l'ausiliare che richiede l'infinito che li segue:

Ho dovuto studiare la lezione

Il verbo transitivo attivo "studiare" vuole avere, quindi si dirà: ho dovuto.

Sono potuto arrivare in tempo

Il verbo intransitivo "arrivare" vuole essere, quindi si dirà: sono potuto.

Quando il verbo servile è seguito da un verbo riflessivo si usa avere o essere a seconda della posizione in cui si vuole mettere la particella pronominale:

- se la particella pronominale è unita all'infinito si usa avere

Ho potuto esprimermi liberamente

- se la particella pronominale precede il verbo servile si usa essere

Mi sono potuto esprimere liberamente

Ausiliare dei verbi intransitivi attivi

I verbi INTRANSITIVI vogliono,  come regola di base, essere:

Gianni non è riuscito a vincere

Questi gioielli sono costati molto

Paolo è invecchiato parecchio

Sono rimasto tre giorni a Roma

La situazione è sembrata molto critica

Tutti siamo arrivati sani e salvi

NOTIAMO TUTTAVIA CHE :

- Alcuni verbi di movimento vogliono avere quando indicano un movimento in senso assoluto, senza una meta precisa,

Ho corso per due ore

Ho volato col jet

ma vogliono essere se implicano uno spostamento da un luogo ad un altro:

Sono corso a casa

Sono volato a Parigi

- I verbi che indicano un'attività fisica vogliono quasi sempre avere:

Il cane ha abbaiato tutta notte

Ho viaggiato in treno

Abbiamo camminato a lungo

- Alcuni verbi cambiano di significato a seconda dell'ausiliare:

Per esempio:

Ha spirato un vento gelido :

"spirare" ha il significato di "soffiare"

Il ferito è spirato all'ospedale :

"spirare" ha il significato di "morire"

- Alcuni verbi possono essere usati sia in modo transitivo che intransitivo: nel primo caso essi prendono l'ausiliare avere, nel secondo caso l'ausiliare essere:

Per esempio:

Quel poveretto ha vissuto un'avventura terribile.

"vivere" è transitivo perchè ha dopo di sé un oggetto (un'avventura).

San Francesco è vissuto nella povertà assoluta.

"vivere" è intransitivo perchè riguarda unicamente il soggetto e non può avere dopo di sé un oggetto.

Quadro riassuntivo di tutti i modi e i tempi.

Si prende il verbo "parlare" come esempio

MODI TEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI
INDICATIVO Presente
parlo

Imperfetto
parlavo

Passato remoto
parlai

Futuro
parlerò

Passato prossimo
ho parlato

Trapassato prossimo
avevo parlato

Trapassato remoto
ebbi parlato

Futuro anteriore
avrò parlato

CONGIUNTIVO Presente
che io parli

Imperfetto
che io parlassi

Passato
che io abbia parlato

Trapassato
che io avessi parlato

CONDIZIONALE Presente
parlerei
Passato
avrei parlato
IMPERATIVO Presente
parla
-------
PARTICIPIO Presente
parlante
Passato
parlato
GERUNDIO Presente
parlando
Passato
avendo parlato
INFINITO Presente
parlare
Passato
aver(e) parlato

PRESENTAZIONE DEL MANUALE

Procedimento usato nel manuale

Il manuale prende in considerazione e analizza separatamente, per ciascun modo, tutti i tempi semplici.

Per ciascun tempo si dà:

°

un quadro con le desinenze delle tre coniugazioni

°

la coniugazione completa di un verbo preso come modello per indicare la posizione dell'accento tonico

°

la coniugazione degli ausiliari essere e avere

°

alcune osservazioni generali

°

i verbi irregolari

Quadro con le desinenze delle tre coniugazioni

Lo studente deve ben imprimersi nella memoria le desinenze delle tre coniugazioni. Risulta utile fare un paragone fra di esse per mettere in luce uguaglianze e discordanze. Si noterà, per esempio, che a volte le desinenze sono uguali nelle tre coniugazioni oppure che spesso la vocale "a" contraddistingue le desinenze della prima coniugazione, la vocale "e" quelle della seconda e la vocale "i" quelle della terza.

Un lavoro di tal genere puo' aiutare la memoria.

In questo testo non vengono usati i pronomi personali (io, tu, egli, noi, voi, essi) per esprimere le varie persone della coniugazione in quanto la lingua italiana li usa raramente e solo quando il soggetto non risulta chiaro o lo si vuole mettere volontariamente in evidenza. Per esempio:

Ho studiato con molto impegno

il verbo "ho studiato" indica chiaramente che il soggetto è "io"

Io ho studiato con molto impegno, mentre tu ti divertivi

voglio mettere in evidenza il mio comportamento molto diverso dal tuo

Bisogna che tu venga

la voce "venga" del congiuntivo è la stessa per le tre persone singolari, da qui l'esigenza di specificare il soggetto


Si consiglia vivamente allo studente di imparare a usare i verbi senza farli precedere da nessun pronome per abituarsi in tal modo ad un corretto modo di esprimersi.

Per distinguere le sei persone della coniugazione vengono usate, in questo manuale, le abbreviazioni seguenti:

I sing. = prima persona singolare (io)
II sing. = seconda persona singolare (tu)
III sing. = terza persona singolare (egli-ella-lui-lei-esso-essa)
I pl. = prima persona plurale (noi)
II pl. = seconda persona plurale (voi)
III pl. = terza persona plurale (essi-esse-loro)

Coniugazione di un verbo come modello per l'accento

Nella coniugazione viene sottolineata, con un trattino, la vocale su cui deve appoggiarsi la voce durante la pronuncia.

Si possono fare le considerazioni seguenti:

-

l'accento tonico cade talvolta sulla radice (alcune persone del presente indicativo, del presente congiuntivo, dell'imperativo e del passato remoto irregolare), e molto spesso sulla desinenza (tutti gli altri tempi)

-

quando l'accento tonico cade sulla desinenza, la sua posizione rimane invariata in tutte le coniugazioni e per tutti i verbi regolari e irregolari.

-

la posizione dell'accento conferisce un ritmo particolare alla coniugazione che va assolutamente assimilato per una corretta pronuncia.e per una più facile memorizzazione.

 

Coniugazione degli ausiliari

Gli ausiliari "essere" e "avere" presentano molto spesso una coniugazione particolare che va imparata a memoria. Anche per gli ausiliari viene sottolineata con un trattino la posizione dell'accento tonico.

 

Osservazioni generali

Le osservazioni generali hanno lo scopo di enunciare delle particolarità che compaiono in alcune coniugazioni e di mettere in evidenza alcuni punti che potrebbero aiutare lo studente a memorizzare più facilmente la coniugazione.

 

Verbi irregolari

I verbi a radice fortemente irregolare vengono presentati nella loro coniugazione completa.

I verbi a radice parzialmente irregolare sono suddivisi in gruppi secondo il loro tipo di irregolarità. Per ognuno di questi verbi viene citata solo la radice irregolare: lo studente deve completare lo schema aggiungendo la desinenza alla radice irregolare data e ricostituendo interamente il verbo per le voci regolari (radice regolare + desinenza). Le voci regolari, nello schema, sono rappresentate da due trattini.

Lo sforzo che lo studente produce nel completare gli schemi contribuisce ad una memorizzazione più duratura del verbo irregolare.

Il manuale non contiene tutti i verbi irregolari, ma solamente i più usati nella conversazione.
In questo modo si vuole offrire allo studente un criterio di scelta prioritaria per lo studio dei verbi irregolari.
Alla fine della prima parte del manuale viene data la lista alfabetica dei verbi irregolari trattati nel libro: fra parentesi vengono dati i modi e i tempi in cui essi risultano irregolari.
Segue un'altra lista comprendente altri verbi irregolari di uso comune che si coniugano sullo stesso modello dei verbi trattati nel manuale.

Suggerimenti pratici per lo studio delle coniugazioni

Lo studio delle coniugazioni non deve essere una memorizzazione astratta di strutture grammaticali, ma deve essere la trasformazione in parole di "qualcosa" che si vuole esprimere. Partendo da questo concetto si deve assolutamente evitare di studiare le coniugazioni recitandole meccanicamente nell'ordine convenzionale dato dagli schemi, ma si deve trovare un metodo che permetta  di visualizzare o immaginare il soggetto di cui si parla o che fa l'azione: occorre fare un collegamento istintivo fra soggetto e verbo.

Diamo qui dei suggerimenti per cercare di realizzare un metodo di studio che metta in pratica il principio enunciato. Distinguiamo due casi: lo studente è con un professore,  lo studente è solo.

 

Primo caso: lo studente è con un professore

Il professore prepara un foglio suddiviso in vari riquadri in ciascuno dei quali compaiono delle persone sole o in gruppo.

Per indicare la terza persona singolare e plurale si possono rappresentare vari personaggi: un uomo, una donna, un bambino, due o più ragazzi, un gruppo di persone, ecc.

Per significare i pronomi personali "tu", "Lei", "voi" si puo' mettere un segno convenzionale ( una freccia, per esempio) vicino al soggetto in modo da indicare che bisogna rivolgersi alla persona o alle persone rappresentate nel disegno.

Per significare i pronomi "io", "noi" si puo', per esempio, rappresentare una mano con l'indice rivolto agli studenti con la scritta "tu", "voi".

Per esercitarsi sia sul "Lei" che sul "tu" si stabilisce la regola che ai bambini si dà "del tu", agli adulti si dà " del Lei".

Questi sono naturalmente dei suggeriment,  l' immaginazione di ciascuno troverà altri espedienti migliori !

Il professore indica volta per volta un riquadro e lo studente deve coniugare correttamente il verbo che sta studiando rispetto al soggetto indicato e al tempo voluto. È importante che lo studente non usi, davanti al verbo, i pronomi personali.

L'esercizio, lento all'inizio, deve diventare sempre più veloce in modo che lo studente non abbia più il tempo di riflettere e debba quindi rispondere istintivamente.

L'esercizio puo' diventare più complicato quando, invece di un solo verbo, lo studente deve accostare più verbi appartenenti a coniugazioni diverse o irregolari. Per esempio, le azioni che il soggetto deve fare sono: entrare in casa, accendere la radio e sentire le notizie.

 

Secondo caso: lo studente studia da solo

Il principio è lo stesso, ma, invece di un foglio, si costruiscono delle carte raffiguranti vari soggetti. Lo studente tira a sorte una carta e coniuga il verbo in corrispondenza del soggetto. Dapprima puo' usare un registratore per registrare la risposta (eventualmente puo' scrivere la risposta su un foglio di carta, ma è meno efficace) in seguito puo' verificare l'esattezza delle sue risposte: ma attenzione a riporre le carte nell'ordine in cui si sono succedute.

Evidentemente più carte si hanno più dinamica risulta l'esercitazione, ma , come minimo si devono avere le carte che rappresentano:

il pronome "io"
il pronome "tu" (un bambino)
il pronome di rispetto "Lei" (un adulto che ispiri rispetto !)
il pronome "noi"
una figura maschile
una figura femminile
due o più figure maschili
due o più figure femminili
un gruppo misto

Il fatto di distinguere figure maschili e femminili serve per esercitarsi sull'accordo del participio passato nei tempi composti.

Suggerimenti per il ripasso dei tempi

Nel caso lo studente stia ripassando le coniugazioni già studiate in precedenza, si consiglia il ripasso abbinato dei tempi seguenti:

indicativo presente congiuntivo presente
indicativo imperfetto congiuntivo imperfetto
indicativo futuro condizionale presente
passato remoto participio passato

Infatti le coppie dei tempi citati presentano delle notevoli similitudini sia per la coniugazione dei verbi regolari che per quella dei verbi irregolari.


L'INDICATIVO

L'indicativo è il modo usato per descrivere o narrare un fatto reale, certo e obbiettivo. La parola "indicativo" deriva dal verbo latino "indicare" che significava "mostrare con il dito indice".

Dovendo esprimere un fatto reale che può essere contemporaneo, anteriore o posteriore, l'indicativo dispone di otto tempi di cui quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto e futuro) e quattro composti (passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto e futuro anteriore).

 

Il Presente

Quadro introduttivo


Verbi in: -ARE -ERE -IRE
modello
I sing.
II sing.
III sing.
I pl.
II pl
III pl.
am - are
-o
-i
-a
-iamo
-ate
-ano
tem - ere
-o
-i
-e
-iamo
-ete
-ono
part - ire fin - ire
-o -isc-o
-i -isc-i
-e -isc-e
-iamo -iamo
-ite -ite
-ono -isc-ono

 

Posizione dell'accento :

am-o

am-i

am-a

am-iamo

am-ate

am-ano

fin-isco

fin-isci

fin-isce

fin-iamo

fin-ite

fin-iscono

 

Coniugazione degli ausiliari essere e avere :

sono

sei

è

siamo

siete

sono

ho

hai

ha

abbiamo

avete

hanno

 

Osservazioni generali

-

I verbi in -ARE la cui radice termina per "c" o per "g" (caric-are, pag-are) conservano il suono duro della "c" e della "g" in tutta la coniugazione, di conseguenza occorre inserire una "h" davanti alle desinenze che iniziano per "i"(attacchi, paghi).

-

I verbi in -ARE e in -ERE la cui radice termina per "i" (cominci-are, mangi-are, scegli-ere, sbagli-are) perdono la "i" della radice davanti alle desinenze che iniziano per "i" (cominc-i, mang-iamo, sbagl-i, scegl-iamo). La doppia "i" si mantiene quando sulla "i" della radice si appoggia l'accento tonico : il verbo "avviare" fa : avvii.

La terza coniugazione possiede due forme:

°

la forma normale, ossia radice + desinenza (per esempio : part-o)

°

la forma con l'inserimento del gruppo -isc- fra la radice e la desinenza in tutte le persone (prefer-isc-o) ad eccezione della I e II pl.(preferi-amo)

Non esistono regole per riconoscere in quale delle due forme un verbo in -IRE deve essere coniugato, si dovrà a questo proposito consultare un buon vocabolario. Si puo' notare tuttavia che la maggior parte dei verbi in -IRE richiede l'inserimento del gruppo -isc- ( finisco, agiscono ...).

Ecco alcuni verbi, fra i più usati, che seguono la coniugazione senza l'inserimento di -isc-:

avvertire, dormire, fuggire, partire, seguire, sentire, vestire, aprire, coprire, offrire, soffrire, pentirsi.

I verbi in -IRE presentano due forme di coniugazione solo al presente indicativo, al presente congiuntivo e all'imperativo.

Verbi irregolari

Il seguente gruppo di verbi, di uso molto comune, presenta una coniugazione fortemente irregolare che va appresa a memoria:

Infinito

I sing.

II sing.

III sing.

I pl.

II pl.

III pl.

Andare

vado

vai

va

andiamo

andate

vanno

Dare

do

dai

diamo

date

danno

Stare

sto

stai

sta

stiamo

state

stanno

Fare

faccio

fai

fa

facciamo

fate

fanno

Potere

posso

puoi

può

possiamo

potete

possono

Dovere

devo

devi

deve

dobbiamo

dovete

devono

Volere

voglio

vuoi

vuole

vogliamo

volete

vogliono

Sapere

so

sai

sa

sappiamo

sapete

sanno

I verbi della lista seguente sono irregolari solo in alcune persone. Essi sono suddivisi in gruppi, ciascuno dei quali presenta lo stesso tipo di irregolarità. Lo schema comprende :

- le voci irregolari riportate con la sola radice

- le voci regolari indicate con delle lineette: lo studente dovrà completare la coniugazione trovando la forma giusta secondo la formula "radice regolare + desinenza corrispondente alla persona".

Per esempio il primo verbo della lista (sal-ire) è un verbo della terza coniugazione la cui radice è "sal-".Se aggiungo le desinenze dell'indicativo presente dei verbi in -IRE (terza coniugazione) ottengo la coniugazione seguente:

 

salg-o

sal-i

sal-e

sal-iamo

sal-ite

salg-ono

 

Infinito

Ising.

IIsing.

IIIsing.

Ipl.

IIpl.

IIIpl.

sal-ire

salg-

--

--

--

--

salg-

riman-ere

rimang

--

--

--

--

rimang-

val-ere

valg-

--

--

--

--

valg-

porre

pon-ere

pong-

--

--

--

--

pong-

trarre

tra(h)-ere*

tragg-

--

--

--

--

tragg-

scegli-ere

scelg-

(-i)

--

(-i)**

--

scelg-

togli-ere

tolg-

(-i)**

--

(-i)**

--

tolg-

sciogli-ere

sciolg-

(-i)**

--

(-i)**

--

sciolg-

cogli-ere

colg-

(-i)**

--

(-i)**

--

colg-

spegn-ere

speng-

-- --

--

--

--

speng-

ten-ere

teng-

tien-

tien-

--

--

teng-

ven-ire

veng-

vien-

vien-

--

--

veng-

sed-ere(rsi)

sied-

sied-

sied-

--

--

sied-

possed-ere

possied-

possied-

possied-

--

--

possied-

mor-ire

muoi-

muor-

muor-

--

--

muoi-

 

par-ere

pai-

--

--

--

--

pai-

appar-ire

appai-

--

--

--

--

appai-

piac-ere

piacci-

--

--

--

--

piacci-

tac-ere

tacci-

--

--

--

--

tacci-

ud-ire

od-

od-

od-

--

--

od-

usc-ire

esc-

esc-

esc-

--

--

esc-

riusc-ire

riesc-

riesc-

riesc-

--

--

riesc-

 

condurre si coniuga regolarmente dopo aver ricavato la radice dall'infinito latino:

conduc-ere*

bere si coniuga regolarmente dopo aver ricavato la radice dalla forma antica:

bev-ere*

dire si coniuga regolarmente dopo aver ricavato la radice dall'infinito latino:

dic-ere*, ma attenzione alla II persona plurale (voi) che è : dite.


Il Futuro

Quadro introduttivo

 

Verbi in:

-ARE

-ERE

-IRE

modello

am - are

tem - ere

fin - ire

I sing.

-erò

-erò

-irò

II sing.

-erai

-erai

-irai

III sing.

-erà

-erà

-irà

I pl.

-eremo

-eremo

-iremo

II pl.

-erete

-erete

-irete

III pl.

-eranno

-eranno

-iranno

 

Posizione dell'accento :

am-erò

am-erai

am-erà

am-eremo

am-erete

am-eranno

 

Coniugazione degli ausiliari essere e avere :

sarò

sarai

sarà

saremo

sarete

saranno

avrò

avrai

avrà

avremo

avrete

avranno

Osservazioni generali

-

Per i verbi in -ERE ed in -IRE si può formare il futuro prendendo come base l'infinito del verbo da coniugare (temere, finire), cui si toglie la "e" finale (temer-, finir-) e si aggiungono le desinenze uguali per le tre coniugazioni : -ò, -ai, -à, -emo, -ete, -anno. Lo stesso procedimento si usa per i verbi in -ARE, ma attenzione la "a" di ARE diventa "e" (amer-ò).

-

La prima e la terza persona del singolare hanno un accento scritto sulla vocale finale, di conseguenza anche l'accento tonico cade sulla stessa vocale.

-

Nei verbi in -ARE la cui radice termina per "c" o "g" (attacc-are, pag-are ) bisogna inserire una "h" fra radice e desinenza (attaccherò, pagherò) e nei verbi la cui radice termina per "i" bisogna togliere la "i" della radice (cominci-are comincerò, lasci-are lascerò). La "i" invece rimane quando la radice termina per "gli" (scegli-ere sceglierò).

 

Verbi irregolari

Il futuro presenta due principali gruppi di verbi a radice irregolare :

1° gruppo : l'infinito si contrae perdendo una vocale (viver-e = vivr-ò)

2° gruppo : l'infinito si contrae come nel primo caso (tener-e = tenr-ò) e in seguito avviene un'assimilazione delle due consonanti che si trovano a contatto (tenr-ò = terr-ò).

Poiché la radice irregolare si mantiene uguale per tutta la coniugazione, viene indicata solo la prima persona singolare. Lo studente completerà la coniugazione.


1°gruppo

viver-e vivr-ò cader-e cadr-ò
dover-e dovr-ò andar-e andr-ò
poter-e potr-ò veder-e vedr-ò
saper-e sapr-ò goder-e godr-ò
udir-e* udr-ò compier-e compir-ò


2°gruppo

tener-e

terr-ò

voler-e

vorr-ò

rimaner-e

rimarr-ò

venir-e

verr-ò

parer-e

parr-ò

valer-e

varr-ò

morir-e*

morr-ò

porre/poner-e**

porr-ò

condurre / conducer-e**

condurr-ò

bere / bever-e**

berr-ò

trarre / trah-ere**

trarr-ò

Altri verbi irregolari

fare / facer-e**

far-ò

dire / dicer-e**

dir-ò

dare

dar-ò

stare

star-ò

* I verbi udire e morire hanno anche la forma regolare

** Vedi il paragrafo 1.2 del Capitolo 1 sulla descrizione del verbo

 

L'Imperfetto

Quadro introduttivo

Verbi in:

-ARE

-ERE

-IRE

modello

am - are

tem - ere

fin - ire

I sing.

-avo

-evo

-ivo

II sing.

-avi

-evi

-ivi

III sing.

-ava

-eva

-iva

I pl.

-avamo

-evamo

-ivamo

II pl.

-avate

-evate

-ivate

III pl.

-avano

-evano

-ivano

Posizione dell'accento :

am-avo

am-avi

am-ava

am-avamo

am-avate

am-avano

Coniugazione degli ausiliari essere e avere :

ero

eri

era

eravamo

eravate

erano

avevo

avevi

aveva

avevamo

avevate

avevano

Osservazioni generali

Le desinenze delle tre coniugazioni differiscono unicamente nella loro vocale iniziale che contraddistingue i tre tipi di coniugazione: "a" per i verbi in -ARE, "e" per i verbi in -ERE, "i" per i verbi in -IRE.

Verbi irregolari

L'imperfetto non presenta vere e proprie forme irregolari : sono di solito menzionati fra gli irregolari quei verbi la cui radice deriva da una forma antica dell'infinito. Una volta ricavata la radice originaria, si comportano allora come verbi regolari :

Infinito

infinito antico

imperfetto

Infinito

infinito antico

imperfetto

Fare

fac-ere

facevo

Porre

pon-ere

ponevo

Dire

dic-ere

dicevo

Condurre

conduc-ere

conducevo

Bere

bev-ere

bevevo

Trarre

tra(h)-ere

traevo

 

Passato Remoto

Quadro introduttivo

 

Verbi in:

-ARE

-ERE

-IRE

modello

am - are

tem - ere

fin - ire

I sing.

-ai

-ei (-etti)

-ii

II sing.

-asti

-esti

-isti

III sing.

-è (-ette)

I pl.

-ammo

-emmo

-immo

II pl.

-aste

-este

-iste

III pl.

-arono

-erono (-ettero)

-irono

Posizione dell'accento :

am-ai

am-asti

am-ò

am-ammo

am-aste

am-arono

Coniugazione degli ausiliari essere e avere :

fui

fosti

fu

fummo

foste

furono

ebbi

avesti

ebbe

avemmo

aveste

ebbero

 

Osservazioni generali

- I verbi in -ERE presentano due possibili desinenze alla prima e terza persona singolare e alla terza persona plurale.

- Attenzione all'accento scritto e pronunciato della terza persona singolare.

 

Verbi irregolari

Il passato remoto comprende numerosi verbi irregolari appartenenti soprattutto alla seconda coniugazione (verbi in -ERE).

È importante notare che tali verbi non sono irregolari in tutte le persone della coniugazione, ma unicamente alla prima e terza persona del singolare e alla terza persona del plurale.

Coniugazione di un verbo irregolare:

Si prende come esempio il verbo legg-ere :

I sing. less -i
II sing. legg-esti
III sing. less-e
I pl. legg-emmo
II pl. legg-este
III pl. less-ero

 

Le voci irregolari sono dunque :

less -i less-e less-ero

Le desinenze da aggiungere alle radici irregolari sono :

-i -e -ero

Gruppi di verbi irregolari


Si raggruppano qui di seguito i verbi in base alle modifiche subite dalla radice rispetto alla radice regolare. Viene riportata solo la prima persona singolare in quanto il resto della coniugazione rispecchia il modello dato (vedi coniugazione di "leggere").

Gruppo 1

l'ultima consonante della radice si trasforma in "s"

decid-ere

decis-i

chied-ere

chies-i

chiud-ere

chius-i

divid-ere

divis-i

riman-ere

rimas-i

rid-ere

ris-i

persuad-ere

persuas-i

uccid-ere

uccis-i

evad-ere

evas-i

rad-ere

ras-i

conclud-ere

conclus-i

porre (pon-ere)*

pos-i

esplod-ere

esplos-i

allud-ere

allus-i

accorg-ere

accors-i

corr-ere

cors-i

diping-ere

dipins-i

giung-ere

giuns-i

fing-ere

fins-i

string-ere

strins-i

sping-ere

spins-i

vinc-ere

vins-i

volg-ere

vols-i

scorg-ere

scor-si

piang-ere

pians-i

perd-ere

pers-i

porg-ere

pors-i

pung-ere

puns-i

ting-ere

tins-i

mordere

mors-i

cing-ere

cins-i

ard-ere

ars-i

assolv-ere

assols-i

emerg-ere

emers-i

ung-ere

uns-i

infrang-ere

infrans-i

espell-ere

espuls-i

sorg-ere

sors-i

sparg-ere

spars-i

distinguere

distins-i

 

Gruppo 2

i gruppi radicali "gli/gn" si trasformano rispettivamente in "ls/ns"

cogli-ere

cols-i

scegli-ere

scels-i

sciogli-ere

sciols-i

togli-ere

tols-i

spegn-ere

spens-i

 

Gruppo 3

le ultime due consonanti della radice si contraggono in una "s"

difend-ere

difes-i

accend-ere

acces-i

append-ere

appes-i

nascond-ere

nascos-i

prend-ere

pres-i

rispond-ere

rispos-i

scend-ere

sces-i

rend-ere

res-i

dipend-ere

dipes-i

tend-ere

tes-i

mett-ere

mis-i

fond-ere

fus-i

 

Gruppo 4

l'ultima consonante della radice si trasforma in doppia "s"

discut-ere

discuss-i

dire (dic-ere)*

diss-i

scriv-ere

scriss-i

viv-ere

viss-i

condurre(duc-ere)*

conduss-i

trarre (trah-ere)*

trass-i

comprim-ere

compress-i

dirig-ere

diress-i

muov-ere

moss-i

cuoc-ere

coss-i

percuot-ere

percoss-i

redig-ere

redass-i

 

Gruppo 5

le ultime due consonanti della radice si trasformano in doppia "s"

legg-ere

less-i

protegg-ere

protess-i

regg-ere

ress-i

distrugg-ere

distruss-i

affligg-ere

affliss-i

 

Gruppo 6

l'ultima consonante della radice raddoppia

vol-ere

voll-i

ten-ere

tenn-i

ven-ire

venn-i

cad-ere

cadd-i

sap-ere

sepp-i

romp-ere

rupp-i

piov-ere

piovv-e**

bere (bev-ere)*

bevv-i

 

Gruppo 7

viene inserito il gruppo "qu" fra radice e desinenza

tac-ere

tacqu-i

piac-ere

piacqu-i

nasc-ere

nacqu-i

giac-ere

giacqu-i

 

Gruppo 7

verbi non inseribili in nessun gruppo

ved-ere

vid-i

fare (fac-ere)*

fec-i

par-ere

parv-i

val-ere

vals-i

assum-ere

assuns-i

conosc-ere

conobb-i

cresc-ere

crebb-i

 

Gruppo 8

verbi irregolari in tutte le persone. La coniugazione completa è la seguente:

dare

diedi

desti

diede

demmo

deste

diedero

stare

stetti

stesti

stette

stemmo

steste

stettero

 

* vedi paragrafo 1.2 del Capitolo 1 sulla descrizione del verbo
** vedi paragrafo 1.7 del Capitolo 1 sulla descrizione del verbo (verbi impersonali)

 

IL CONGIUNTIVO

Il congiuntivo è il modo usato per esprimere una realtà soggettiva, una possibilità, un'incertezza, un augurio, un pensiero. Esso si trova principalmente in proposizioni dipendenti introdotte da congiunzioni subordinative (Credo che sia tardi - Vengo benché non abbia voglia - Ti scrivo affinché tu sappia la verità). Per tale motivo, si usa dare lo schema della coniugazione dei verbi facendo precedere ogni voce dalla congiunzione "che". Inoltre, per maggior chiarezza, dato che le prime tre persone del singolare hanno la stessa desinenza, è meglio indicare il pronome-soggetto.

Il congiuntivo comprende quattro tempi di cui due semplici (presente e imperfetto) e due composti (passato e trapassato).

Il Presente

Quadro introduttivo

 

Verbi in:

-ARE

-ERE

-IRE

modello

am - are

tem - ere

part - ire

fin - ire

che io

-i

-a

-a

-isc-a

che tu

-i

-a

-a

-isc-a

che lui

-i

-a

-a

-isc-a

che noi

-iamo

-iamo

-iamo

-iamo

che voi

-iate

-iate

-iate

-iate

che loro

-ino

-ano

-ano

-isc-ano

 

Posizione dell'accento :

am-i

am-i

am-i

am-iamo

am-iate

am-ino

fin-isca

fin-isca

fin-isca

fin-iamo

fin-iate

fin-iscano

 

Coniugazione degli ausiliari essere e avere :

sia

sia

sia

siamo

siate

siano

abbia

abbia

abbia

abbiamo

abbiate

abbiano

 

Osservazioni generali

Le stesse osservazioni fatte per il presente indicativo valgono anche per il presente congiuntivo, ossia:

-

I verbi in -ARE la cui radice termina per "c" o per "g" (caric-are, pag-are) conservano il suono duro della "c" e della "g" in tutta la coniugazione, di conseguenza occorre inserire una "h" davanti a tutte le desinenze (attacchi, paghiate).

 

-

I verbi in -ARE e in -ERE la cui radice termina per "i" (cominci-are, mangi-are, scegli-ere, sbagli-are) perdono la "i" della radice davanti alle desinenze che iniziano per "i" (cominc-i, mang-iamo, sbagl-i, scegl-iamo). La doppia "i" si mantiene quando sulla "i" della radice si appoggia l'accento tonico : il verbo "avviare" fa : avvii.

 

La terza coniugazione possiede due forme:

°

la forma normale, ossia radice + desinenza (per esempio : part-o)

°

la forma con l'inserimento del gruppo -isc- fra la radice e la desinenza in tutte le persone (prefer-isc-o) ad eccezione della I e II pl.(preferi-amo)

Verbi irregolari

Come per il presente indicativo, si riporta la coniugazione completa dei verbi fortemente irregolari:

Infinito

che io.

che tu

che lui

che noi.

che voi.

che loro.

Andare

vada

vada

vada

andiamo

andiate

vadano

Dare

dia

dia

dia

diamo

diate

diano

Stare

stia

stia

stia

stiamo

stiate

stiano

Fare

faccia

faccia

faccia

facciamo

facciate

facciano

Potere

possa

possa

possa

possiamo

possiate

possano

Dovere

deva

debba

deva

debba

deva

debba

dobbiamo

dobbiamo

dobbiate

dobbiate

devano

debbano

Volere

voglia

voglia

voglia

vogliamo

vogliate

vogliano

Sapere

sappia

sappia

sappia

sappiamo

sappiate

sappiano

- Per gli altri verbi irregolari si consulti il paragrafo 3.1.3 del capitolo riguardante il Presente Indicativo (i verbi irregolari sono gli stessi). Si deve tuttavia tener conto del fatto che al congiuntivo la prima, la seconda e la terza persona del singolare sono uguali .

Per esempio

il verbo "tenere" che all'indicativo si coniuga:

tengo tieni tiene

al congiuntivo si coniuga:

che io tenga, che tu tenga, che lui tenga.

- Il verbo "dire" , che alla seconda persona plurale dell'indicativo è irregolare (voi dite), presenta invece una coniugazione regolare al congiuntivo (che voi diciate).

 

L'Imperfetto

Quadro introduttivo

-ARE -ERE -IRE
(am-are) (tem-ere) (part-ire)
che io -assi -essi -issi
che tu -assi -essi -issi
che lui -asse -esse -isse
che noi -assimo -essimo -issimo
che voi -aste -este -iste
che loro -assero -essero -issero

 

Modello per l'accentuazione :

che io am-assi che tu am-assi che lui am-asse
che noi am-assimo che voi am-aste che loro am-assero

 

Coniugazione degli ausiliari :

Essere che io fossi che tu fossi che lui fosse che noi fossimo che voi foste che loro fossero
Avere che io avessi che tu avessi che lui avesse che noi avessimo che voi aveste che loro avessero

 

Osservazioni generali

La desinenza di ciascun tipo di coniugazione è caratterizzata dalla vocale che la distingue ("a" per la prima coniugazione, "e" per la seconda, e "i" per la terza). Per il resto tutte e tre le coniugazioni sono uguali.

Verbi irregolari

Per i verbi irregolari si rimanda alla radice dei verbi irregolari dell'imperfetto indicativo (eccetto che per i due verbi di cui si dà la coniugazione completa qui sotto) in quanto le radici sono irregolari nello stesso modo e i verbi irregolari sono gli stessi: sarà compito dello studente trovare la coniugazione completa.

Fanno eccezione a quanto si è detto i due verbi seguenti per i quali diamo la coniugazione completa :

che io che tu che lui che noi che voi che loro
Dare dessi dessi desse dessimo deste dessero
Stare stessi stessi stesse stessimo steste stessero

 

IL CONDIZIONALE

Il condizionale è il modo usato per esprimere una possibilità, una eventualità, soggetta a delle condizioni. Si usa tipicamente, insieme al congiuntivo, nella formulazione di ipotesi (se potessi, partirei). Talvolta esprime un'opinione personale in forma attenuata (vorrei sapere la verità). Il condizionale comprende due tempi: il presente, tempo semplice, e il passato, tempo composto.

Il presente

Quadro introduttivo

-ARE

-ERE

-IRE

(am-are)

(tem-ere)

(part-ire)

I sing.

-erei

-erei

-irei

II sing.

-eresti

-eresti

-iresti

III sing.

-erebbe

-erebbe

-irebbe

I pl.

-eremmo

-eremmo

-iremmo

II pl.

-ereste

-ereste

-ireste

III pl.

-erebbero

-erebbero

-irebbero

Modello per l'accentuazione :

temer-ei

temer-esti

temer-ebbe

temer-emmo

temer-este

temer-ebbero

Coniugazione degli ausiliari :

Essere

sarei

saresti

sarebbe

saremmo

sareste

sarebbero

Avere

avrei

avresti

avrebbe

avremmo

avreste

avrebbero

 

Osservazioni generali

La coniugazione del condizionale presente si forma come quella dell'indicativo futuro, perciò si rimanda alle osservazioni generali sul futuro. Notate però che il condizionale non presenta accenti scritti nella sua coniugazione.

Verbi irregolari

Per i verbi irregolari si rimanda alla radice dei verbi irregolari del futuro indicativo in quanto le radici sono irregolari nello stesso modo e i verbi irregolari sono gli stessi: sarà compito dello studente trovare la coniugazione completa.

 

L'IMPERATIVO

L'imperativo è il modo che si usa per esprimere un ordine, un consiglio, un divieto, una preghiera (parla più forte !, abbiate pazienza !). Esiste solo un tempo all'imperativo: il presente.

Il Presente

Quadro introduttivo

-ARE

-ERE

-IRE

(am-are)

(tem-ere)

(part-ire)

(fin-ire)

II sing.

-a

-i

-i

-isc-i

II pl.

-ate

-ete

-ite

Modello per l'accentuazione :

part-i

part-ite

finisc-i

fin-ite

Coniugazione degli ausiliari :

Essere

sii

siate

Avere

abbi

abbiate

 

Osservazioni generali

L'imperativo ha solo il tempo presente (non ha tempi composti) e solo le seconde persone (singolare e plurale). Dovendo esprimere un'idea di comando o di esortazione nelle altre persone (quando si da del "Lei", per esempio) si ricorre al congiuntivo presente:

La prego, entri pure, Signor Rossi !

Che tutti vadano a letto subito !

Le desinenze dell'imperativo sono uguali alle corrispondenti persone del presente indicativo ad eccezione della seconda persona singolare dei verbi in -ARE: all'imperativo abbiamo "am-a", mentre all'indicativo abbiamo "am-i". La terza coniugazione possiede, come per il presente indicativo e congiuntivo, due forme (vedi le osservazioni generali dell'indicativo presente).

 

Verbi irregolari

Per i verbi irregolari si rimanda alla radice dei verbi irregolari del presente indicativo, ad eccezione delle forme seguenti:

SAPERE

sappi

sappiate

VOLERE

vogli

vogliate

e della seconda persona singolare dei verbi seguenti :

DARE

da'

STARE

sta'

FARE

fa'

DIRE

di'

ANDARE

va'

 

Forma negativa

La forma negativa della seconda persona singolare dell'imperativo è costituita dal verbo all'infinito preceduto dalla negazione "non":

non temere non andare non partire

La forma negativa della seconda persona plurale ricade nella regola generale:

non temete non andate non partite

Posizione dei pronomi personali

I pronomi personali semplici e composti che accompagnano l'imperativo vanno aggiunti alla fine del verbo e formano con esso una parola sola :

finiscilo

amatevi

scriviglielo


Nel caso dell'imperativo negativo, seconda persona singolare, la "e" finale della forma dell'infinito scompare davanti al pronome :

non temerli

non pensarci

non dirglielo


Gli imperativi irregolari: da', fa', va' sta' di', quando sono accompagnati da un pronome, si trasformano nel modo che segue :

dimmi

fallo

vacci

dammene

ecc.

ossia si verifica uno sdoppiamento della lettera con cui inizia il pronome.

 

MODI INDEFINITI

I modi indefiniti del verbo sono tre: l'infinito, il participio e il gerundio. Ciascun modo presenta un tempo semplice (il presente) ed un tempo composto (il passato). Questi modi sono caratterizzati dal fatto che non possiedono una coniugazione e quindi, da soli, non posono indicare nè la persona, nè il numero e neppure la situazione nel tempo. Talvolta hanno la funzione di sostantivo od aggettivo per cui si potrebbero meglio definire come "nomi verbali".

L'infinito

L'infinito è il modo indefinito per eccellenza: l'indicazione essenziale che esprime è il significato del verbo.

Esso serve da base per ricavare la radice del verbo da cui si articolano tutte le coniugazioni.

Infinito presente:

Am-are

Tem-ere

Part-ire

Infinito passato:

Avere amato

Avere temuto

Essere partito

 

Il participio

Il participio ha quasi sempre la funzione di un nome o di un aggettivo:L'abitante della casa è partitoMarco è un bambino sorridenteAveva un passaporto scaduto

Il participio passato rientra nella formazione di tutti i tempi composti.

Participio presente:

Am-ante

Tem-ente

Part-ente

Participio passato:

Amato

Temuto

Partito

 

Il gerundio

Il gerundio si trova in proposizioni secondarie implicite e conferisce al significato del verbo sfumature particolari ( mezzo, causa, circostanza, opposizione, necessità) :

Studiando, si impara (per mezzo dello studio)

Cadendo, mi sono rotto una gamba (a causa di una caduta)

Andando a Roma, abbiamo incontrato Paolo ( durante un viaggio)

Gerundio presente:

Am-ando

Tem-endo

Part-endo

Gerundio passato:

Avendo amato

Avendo temuto

Essendo partito

 

Gli ausiliari

Gli ausiliari essere e avere presentano le forme seguenti:

Presente

Passato

Infinito

essere

essere stato

avere

avere avuto

Gerundio

essendo

essendo stato

avendo

avendo avuto

Participio

essente

stato

avente

avuto

 

Posizione dei pronomi personali

I pronomi personali semplici e composti che accompagnano i modi indefiniti vanno aggiunti alla fine del verbo e formano con esso una parola sola:

Vedendolo, gli corse incontro

Ti prego di dirglielo

L'infinito seguito da un pronome perde la "e" finale:

Non posso saperlo

Mi piace parlargli

 

Verbi irregolari del participio presente e del gerundio

Il participio e il gerundio, al presente, non comprendono verbi irregolari. L'attenzione va solo portata per quei verbi la cui coniugazione è ricavata da una forma antica dell'infinito (vedi paragrafo 1.2 del capitolo 1 sulla descrizione del verbo). Si otterranno, per esempio, i gerundi e i participi seguenti :

fare:

dire:

bere:

porre:

condurre:

trarre:

facendo

dicendo

bevendo

ponendo

conducendo

traendo

facente

dicente

bevente

ponente

conducente

traente

Il participio passato invece comprende moltissimi verbi irregolari e dà luogo ad alcune importanti considerazioni per cui viene trattato a parte nel paragrafo successivo.

Accordo del participio passato

Il participio passato è una forma verbale vera e propria in quanto, unito ad un ausiliare, forma tutti i tempi composti. Il participio passato si accorda in genere e numero nei casi seguenti:Quando è preceduto dall'ausiliare "essere", esso si accorda in genere e numero con il soggetto:

Gli amici sono partiti

Con i

seguiti da un complemento (riflessivi apparenti), l'accordo puo' avvenire sia col soggetto che col complemento oggetto:

Maria si è lavata le mani

Maria si è lavate le mani

Quando è accompagnato dall'ausiliare "avere", il participio passata resta normalmente in variato:

Giovanni ha mangiato gli spaghetti

Tuttavia, se è preceduto da un pronome personale complemento oggetto, l'accordo con il pronome è obbligatorio:

Paola e Maria, le ho viste ieri

L'accordo invece è facoltativo quando si tratta di un pronome relativo:

Paola e Maria, che ho visto ieri, oppure

Paola e Maria, che ho viste ieri

 

Verbi irregolari del participio passato

Il participio passato presenta moltissimi verbi irregolari e in genere sono gli stessi verbi che sono irregolari al passato remoto.

Come per il passato remoto, anche per il participio passato le desinenze sono diverse da quelle regolari tutti i participi passati irregolari terminano per "-o" quando non devono essere accordati con il soggetto o l'oggetto.

Vista l'affinità con il passato remoto , diamo la lista dei verbi irregolari del participio passato in relazione ai verbi irregolari del passato remoto.

Esistono cinque tipi di comportamento della radice del participio passato rispetto al passato remoto:

  1. Passato remoto e participio passato mantengono la stessa radice.

  2. La "s" finale della radice del passato remoto si trasforma in "t".

  3. La doppia "s" finale della radice del passato remoto si trasforma in doppia "t".

  4. Si inserisce una "t" fra la radice e la desinenza.

  5. Passato remoto e participio passato hanno radici irregolari diverse.

Gruppo 1

Infinito

passato remoto

participio passato

decidere

decis-i

decis-o

chiudere

chius-i

chius-o

persuadere

persuas-i

persuas-o

dividere

divis-i

divis-o

ridere

ris-i

ris-o

concludere

conclus-i

conclus-o

concedere

concess-i

concess-o

incidere

incis-i

incis-o

evadere

evas-i

evas-o

radere

ras-i

ras-o

esplodere

esplos-i

esplos-o

spargere

spars-i

spars-o

correre

cors-i

cors-o

perdere

pers-i

pers-o (perdut-o)

mordere

mors-i

mors-o

ardere

ars-i

ars-o

emergere

emers-i

emers-o

espellere

espuls-i

espuls-o

difendere

difes-i

difes-o

prendere

pres-i

pres-o

scendere

sces-i

sces-o

rendere

res-i

res-o

accendere

acces-i

acces-o

dipendere

dipes-i

dipes-o

appendere

appes-i

appes-o

sospendere

sospes-i

sospes-o

tendere

tes-i

tes-o

fondere

fus-i

fus-o

discutere

discuss-i

discuss-o

comprimere

compress-i

compress-o

muovere

moss-i

moss-o

percuotere

percoss-i

percoss-o

valere

vals-i

vals-o

Gruppo 2

Infinito

passato remoto

participio passato

accorgersi

accors-i

accort-o

dipingere

dipins-i

dipint-o

fingere

fins-i

fint-o

spingere

spins-i

spint-o

volgere

vols-i

volt-o

piangere

pians-i

piant-o

porgere

pors-i

port-o

tingere

tins-i

tint-o

cingere

cins-i

cint-o

assolvere

assols-i

assolt-o

ungere

uns-i

unt-o

giungere

giuns-i

giunt-o

vincere

vins-i

vint-o

scorgere

scors-i

scort-o

pungere

puns-i

punt-o

sorgere

sors-i

sort-o

distinguere

distins-i

distint-o

scegliere

scels-i

scelto

sciogliere

sciols-i

sciolt-o

togliere

tols-i

tolt-o

spegnere

spens-i

spent-o

assumere

assuns-i

assunt-o

Gruppo 3

Infinito

passato remoto

participio passato

scrivere

scriss-i

scritt-o

condurre

conduss-i

condott-o

dire

diss-i

dett-o

trarre

trass-i

tratt-o

dirigere

diress-i

dirett-o

cuocere

coss-i

cott-o

leggere

less-i

lett-o

reggere

ress-i

rett-o

affliggere

affliss-i

afflitt-o

proteggere

protess-i

protett-o

redigere

redass-i

redatt-o

Gruppo 4

Infinito

passato remoto

participio passato

rimanere

rimas-i

rimast-o

chiedere

chies-i

chiest-o

porre

pos-i

post-o

nascondere

nascos-i

nascost-o

rispondere

rispos-i

rispost-o

Gruppo 5

Infinito

passato remoto

participio passato

stringere

strins-i

strett-o

mettere

mis-i

mess-o

vivere

viss-i

vissut-o

rompere

ruppi

rotto

nascere

nacqui

nato

vedere

vid-i

visto (veduto)

fare

fec-i

fatt-o

parere

parv-i

pars-o

venire

venn-i

venut-o

 

Verbi regolari al passato remoto e irregolari al participio passato

Infinito

passato remoto

participio passato

aprire

apri-i

apert-o

morire

mori-i

mort-o

offrire

offri-i

offert-o

soffrire

soffri-i

soffert-o

 

Verbi irregolari al passato remoto e regolari al participio passato

Infinito

passato remoto

participio passato

volere

voll-i

vol-uto

sapere

sepp-i

sap-uto

tenere

tenn-i

ten-uto

cadere

cadd-i

cad-uto

piovere

piovv-e

piov-uto

bere(bevere)

bevv-i

bev-uto

tacere

tacqu-i

taci-uto

piacere

piacqu-i

piaci-uto****

giacere

giacqu-i

giaci-uto****

nuocere

nocqu-i

nuoci-uto****

 

Appendice A: SCHEMA DEI TEMPI COMPOSTI

TEMPO SEMPLICE CORRISPONDENTE TEMPO COMPOSTO

INDICATIVO

PRESENTE:

io parlo

PASSATO PROSSIMO:

io ho parlato

IMPERFETTO:

io temevo

TRAPASSATO PROSSIMO:

io avevo temuto

PASSATO REMOTO:

io dissi

TRAPASSATO REMOTO:

io ebbi detto

FUTURO:

io partirò

FUTURO ANTERIORE:

io sarò partito

 

CONGIUNTIVO

PRESENTE:

che io vada

PASSATO:

che io sia andato

IMPERFETTO:

che io facessi

TRAPASSATO:

che io avessi fatto

 

CONDIZIONALE

PRESENTE:

io vorrei

PASSATO:

io avrei voluto

IMPERATIVO

PRESENTE:

corri

---------

---------

INFINITO

PRESENTE:

studiare

PASSATO:

aver studiato

GERUNDIO

PRESENTE:

bevendo

PASSATO:

avendo bevuto

PARTICIPIO

PRESENTE:

scrivente

PASSATO:

scritto

 

Appendice B Lista alfabetica dei verbi irregolari trattati nel testo

Si specifica accanto ad ogni verbo i tempi in cui essi risultano irregolari o in cui presentano delle particolarità.

Abbreviazioni usate :

IND.

indicativo

CONG.

congiuntivo

COND.

condizionale

IMP.

imperativo

P.P.

participio passato

pr.

presente

im.

imperfetto

p.re.

passato remoto

fut.

futuro

 

ACCENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

ACCORGERE

(IND.p.re.,P.P.)

AFFIGGERE

(IND.p.re.,P.P.)

AFFLIGGERE

(IND.p.re.,P.P.)

ANDARE

(IND.pr.,fut.,CONG.pr.,IMP.,COND.)

ANNETTERE

(IND.p.re.,P.P.)

ALLUDERE

(IND.p.re.,P.P.)

APPARIRE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.)

APPENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

APRIRE

(P.P.)

ARDERE

(IND.p.re.,P.P.)

ASSISTERE

(P.P.)

ASSOLVERE

(IND.p.re.,P.P.)

ASSUMERE

(IND.p.re.,P.P.)

BERE

(IND.pr.,fut.,im.,p.re.,CONG.pr.,im.,COND.,IMP.,P.P.)

CADERE

(IND.fut.,p.re.,COND.)

CHIEDERE

(IND.p.re.,P.P.)

CHIUDERE

(IND.p.re.,P.P.)

CINGERE

(IND.p.re.,P.P.)

COGLIERE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.)

COMPIERE

(IND.fut.,COND.)

COMPRIMERE

(IND.p.re.,P.P.)

CONCEDERE

(IND.p.re.,P.P.)

CONCLUDERE

(IND.p.re.,P.P.)

CONDURRE

(IND.pr.,fut.,im.,p.re.,CONG.pr.,im.,COND.,IMP.,P.P.)

CONOSCERE

(IND.p.re.,P.P.)

COPRIRE

(P.P.)

CORRERE

(IND.p.re.,P.P.)

CRESCERE

(IND.p.re.,P.P.)

CUOCERE

(IND.p.re.,P.P.)

DARE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,im.,COND.,P.P.)

DECIDERE

(IND.p.re.,P.P.)

DEPRIMERE

(IND.p.re.,P.P.)

DIFENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

DIPENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

DIPINGERE

(IND.p.re.,P.P.)

DIRE

(IND.pr.,fut.,im.,p.re.,CONG.pr.,im.,COND.,IMP.,P.P.)

DIRIGERE

(IND.p.re.,P.P.)

DISCUTERE

(IND.p.re.,P.P.)

DISTRUGGERE

(IND.p.re.,P.P.)

DISTINGUERE

(IND.p.re.,P.P.)

DIVIDERE

(IND.p.re.,P.P.)

DOVERE

(IND.pr.,fut.,CONG.pr.,COND.)

EMERGERE

(IND.p.re.,P.P.)

ESPELLERE

(IND.p.re.,P.P.)

ESPLODERE

(IND.p.re.,P.P.)

EVADERE

(IND.p.re.,P.P.)

FARE

(IND.pr.,fut.,p.re.,im.,CONG.pr.,im.,COND.,P.P.)

FINGERE

(IND.p.re.,P.P.)

FONDERE

(IND.p.re.,P.P.)

GIACERE

(IND.p.re.,P.P.)

GIUNGERE

(IND.p.re.,P.P.)

GODERE

(IND.fut.,COND.)

INCIDERE

(IND.p.re.,P.P.)

INFRANGERE

(IND.p.re.,P.P.)

LEGGERE

(IND.p.re.,P.P.)

METTERE

(IND.p.re.,P.P.)

MORDERE

(IND.p.re.,P.P.)

MORIRE

(P.P.)

MUOVERE

(IND.p.re.,P.P.)

NASCERE

(IND.p.re.,P.P.)

NASCONDERE

(IND.p.re.,P.P.)

OFFRIRE

(P.P.)

PARERE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,COND.,P.P.)

PERCUOTERE

(IND.p.re.,P.P.)

PERDERE

(IND.p.re.,P.P.)

PERSUADERE

(IND.p.re.,P.P.)

PIACERE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.))

PIANGERE

(IND.p.re.,P.P.)

PIOVERE

(IND.p.re.)

PORGERE

(IND.p.re.,P.P.)

PORRE

(IND.pr.,fut.,im.,p.re.,CONG.pr.,im.,COND.,IMP.,P.P.)

POSSEDERE

(IND.pr.,CONG.pr.)

POTERE

(IND.pr.,fut.,CONG.pr.,COND.)

PRENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

PROTEGGERE

(IND.p.re.,P.P.)

PUNGERE

(IND.p.re.,P.P.)

RADERE

(IND.p.re.,P.P.)

REDIGERE

(IND.p.re.,P.P.)

REGGERE

(IND.p.re.,P.P.)

RENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

RIDERE

(IND.p.re.,P.P.)

RIMANERE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,COND.,P.P.)

RISPONDERE

(IND.p.re.,P.P.)

ROMPERE

(IND.p.re.,P.P.)

SALIRE

(IND.pr.,CONG.pr.)

SAPERE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,COND.,IMP.)

SCEGLIERE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.)

SCENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

SCIOGLIERE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.)

SCORGERE

(IND.p.re.,P.P.)

SCRIVERE

(IND.p.re.,P.P.)

SCUOTERE

(IND.p.re.,P.P.)

SEDERE

(IND.pr.,CONG.pr.,IMP.)

SOFFRIRE

(P.P.)

SORGERE

(IND.p.re.,P.P.)

SOSPENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

SPARGERE

(IND.p.re.,P.P.)

SPEGNERE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.)

SPINGERE

(IND.p.re.,P.P.)

STARE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,im.,COND.,P.P.)

STRINGERE

(IND.p.re.,P.P.)

TACERE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.)

TENDERE

(IND.p.re.,P.P.)

TENERE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,COND.,IMP.,)

TINGERE

(IND.p.re.,P.P.)

TOGLIERE

(IND.pr.,p.re.,CONG.pr.,P.P.)

TRARRE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,COND.,P.P.)

UCCIDERE

(IND.p.re.,P.P.)

UDIRE

(IND.pr.,fut.,CONG.pr.,IMP.,COND.)

UNGERE

(IND.p.re.,P.P.)

USCIRE

(IND.pr.,CONG.pr.,IMP.)

VALERE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,COND.,P.P.)

VEDERE

(IND.fut.,p.re.,COND.,P.P.)

VENIRE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,IMP.,COND.)

VINCERE

(IND.p.re.,P.P.)

VIVERE

(IND.fut.,p.re.,COND.,P.P.)

VOLERE

(IND.pr.,fut.,p.re.,CONG.pr.,COND.)

VOLGERE

(IND.p.re.,P.P.)

Appendice C Lista dei principali verbi irregolari la cui coniugazione segue il modello di un verbo irregolare presentato nel testo

 

ACCENDERE

riaccendere

ACCORGERE

scorgere

AFFLIGGERE

infliggere

ALLUDERE

illudere

ANNETTERE

connettere sconnettere

APPARIRE

comparire scomparire trasparire ricomparire

APPENDERE

riappendere

APRIRE

riaprire

ASSOLVERE

dissolvere risolvere

ASSUMERE

riassumere presumere

CADERE

ricadere accadere decadere scadere

CHIEDERE

richiedere

CHIUDERE

richiudere racchiudere dischiudere rinchiudere socchiudere schiudere

CINGERE

recingere accingere

COGLIERE

raccogliere accogliere

COMPIERE

adempiere

COMPRIMERE

reprimere sopprimere

CONCEDERE

succedere retrocedere

CONCLUDERE

accludere includere escludere precludere

CONDURRE

addurre ridurre tradurre dedurre produrre introdurre sedurre

CONOSCERE

riconoscere disconoscere

COPRIRE

ricoprire scoprire riscoprire

CORRERE

rincorrere percorrere accorrere discorrere scorrere incorrere soccorrere trascorrere occorrere ricorrere

CRESCERE

rincrescere accrescere decrescere

DECIDERE

incidere circoncidere coincidere recidere

DEPRIMERE

comprimere esprimere imprimere opprimere sopprimere reprimere

DIFENDERE

offendere

DIPENDERE

sospendere vilipendere

DIRE

benedire maledire ridire disdire interdire indire contraddire predire

DIRIGERE

erigere

DISCUTERE

incutere

DISTINGUERE

contraddistinguere estinguere

DIVIDERE

condividere suddividere

EMERGERE

immergere riemergere detergere aspergere sommergere

ESIGERE

transigere

EVADERE

invadere pervadere

FARE

rifare disfare contraffare strafare stupefare soddisfare

FONDERE

diffondere confondere infondere rifondere

GIACERE

soggiacere

GIUNGERE

ingiungere congiungere raggiungere aggiungere

LEGGERE

eleggere rieleggere rileggere

METTERE

ammettere commettere compromettere dimettere permettere promettere rimettere scommettere trasmettere smettere sottomettere

MORDERE

rimordere

MUOVERE

commuovere promuovere rimuovere smuovere

NASCERE

rinascere

PERCUOTERE

ripercuotere

PERDERE

disperdere

PERSUADERE

dissuadere

PIACERE

compiacere dispiacere spiacere

PIANGERE

compiangere rimpiangere

PORGERE

sporgere

PORRE

anteporre comporre contrapporre deporre indisporre disporre esporre frapporre imporre opporre
posporre presupporre proporre ricomporre riporre sottoporre supporre

PRENDERE

apprendere comprendere imprendere intraprendere riprendere sorprendere rapprendere

PUNGERE

trapungere espungere

REGGERE

sorreggere

RENDERE

arrendere

RIDERE

arridere deridere irridere sorridere

RISPONDERE

corrispondere

ROMPERE

corrompere interrompere prorompere irrompere

SALIRE

assalire risalire

SAPERE

risapere

SCEGLIERE

prescegliere

SCENDERE

accondiscendere ascendere discendere trascendere

SCIOGLIERE

prosciogliere disciogliere

SCUOTERE

riscuotere

SCRIVERE

circoscrivere descrivere iscrivere prescrivere proscrivere sottoscrivere trascrivere

SEDERE

soprassedere

SORGERE

risorgere insorgere

SPARGERE

cospargere

SPINGERE

respingere

STARE

soprastare sottostare

STRINGERE

astringere costringere restringere

TENDERE

attendere contendere distendere estendere fraintendere intendere pretendere sovrintendere sottintendere stendere

TENERE

appartenere contenere intrattenere mantenere ottenere ritenere sostenere trattenere astenere

TINGERE

attingere intingere

TRARRE

astrarre attrarre contrarre detrarre distrarre estrarre protrarre ritrarre sottrarre

VALERE

equivalere prevalere

VENIRE

avvenire convenire divenire intervenire pervenire provenire rinvenire svenire

VEDERE

intravedere prevedere provvedere rivedere

VINCERE

avvincere convincere rivincere stravincere

VIVERE

convivere rivivere sopravvivere

VOLGERE

avvolgere capovolgere coinvolgere rivolgere sconvolgere svolgere travolgere